Entra in vigore il nuovo DDL contro il femminicidio che introduce nuove misure volte a rafforzare la prevenzione e la repressione della violenza contro le donne.
Sono state previste norme più rigorose per contrastare il dilagante fenomeno dei femminicidi. Si ritiene che tale normativa possa costituire uno strumento utile per arginare tale fenomeno. Si è in presenza di un fatto culturale profondamente radicato nella nostra Società e, pertanto, si rende necessaria l’adozione di misure concomitanti come, tra le altre, il potenziamento delle strutture associative, lo svolgimento di massicce campagne di informazione nelle scuole di ogni ordine e grado, lo sviluppo di un’assistenza psicologica generalizzata, la formazione di magistrati e forze dell’ordine.
L’intento è quello di:
- rendere più veloci levalutazioni preventive sui rischi che corrono le potenziali vittime di femminicidio o di reati di violenza;
- rendere più efficaci le azioni di protezione preventiva;
- rafforzare le misure contro la reiterazione dei reati a danno delle donne e la recidiva;
- migliorare la tutela complessiva delle vittime di violenza.
Il provvedimento prevede l’applicazione delle misure di prevenzione della sorveglianza speciale e dell’obbligo di soggiorno nel comune di residenza o di dimora agli indiziati di reati legati alla violenza contro le donne e alla violenza domestica.
Con il provvedimento che impone il divieto di avvicinamento viene disposta anche l’applicazione della modalità di controllo del braccialetto elettronico, con eventuale previsione di una misura più grave, qualora l’imputato neghi il proprio consenso. In caso di manomissione del braccialetto elettronico, viene anche disposta la misura cautelare in carcere.
Tra le ulteriori disposizioni si segnala la previsione del c.d. dell’arresto in flagranza differita per chi viene individuato, in modo inequivocabile e sulla base di documentazione video-fotografica o che derivi da applicazioni informatiche o telematiche.
Le ulteriori novità si sostanziano, poi:
- nell’estensione della previsione dell’immediata comunicazione alle vittime di violenza domestica o contro le donne, di tutte le notizie inerenti alle misure cautelari disposte nei confronti dell’autore del reato;
- nella modifica degli obblighi ai quali il condannato deve soggiacere per accedere alla sospensione condizionale della pena;
- nell’introduzione di una provvisionale a titolo di ristoro anticipato in favore delle vittime di violenza.
La prevenzione è la chiave concreta che può convincere le donne a fidarsi della Giustizia: se previeni salvi la vittima.